Inserimento nella Costituzione della tutela dello sport
La Camera dei deputati, nella seduta di mercoledì 20 settembre 2023, ha approvato in via definitiva e all’unanimità la proposta di legge costituzionale con la quale viene finalmente inserita nella Costituzione la tutela dello sport (legge costituzionale 26 settembre 2023, n. 1).
Valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva
Il testo approvato risulta composto da una sola disposizione, che integra l’articolo 33 della Costituzione con la seguente formulazione: “La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme”.
Dell’attività sportiva – evidentemente declinata nella sua accezione più ampia e a cui si conferisce espressamente tutela e promozione – è riconosciuto sia il valore educativo, legato allo sviluppo e alla formazione della persona, sia quello sociale per cui lo sport rappresenta spesso un fattore di aggregazione e uno strumento d’inclusione per chiunque e in particolare per persone in condizioni di svantaggio o marginalità di vario genere, oltre alla correlazione con il benessere psicofisico integrale della persona.
Sport per tutti e di tutti
Il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, ha dichiarato: “Lo Sport in Costituzione rappresenta la prima tappa di un percorso che concentra, in poche parole, un significato profondo e un valore inestimabile, che possiamo sintetizzare nell’auspicio dello ‘sport per tutti e di tutti’, parte delle indispensabili ‘difese immunitarie sociali’ e importante contributo per migliorare la qualità della vita delle persone e delle comunità. Dentro questa sintesi credo ci sia tutta la forza programmatica delle attività che dobbiamo svolgere, a ogni livello e nel rispetto dei ruoli, per trovare un equilibrio tra la soddisfazione delle vittorie, che spesso rappresentano l’unico metro di valutazione dell’efficienza del sistema sportivo, e l’allargamento della base dei praticanti e, comunque, l’allargamento del beneficio di fare attività motoria, di promuovere la cultura del movimento, che invece nel nostro Paese non è stata ancora pienamente garantita.
Un diritto da garantire a tutti
La Costituzione da oggi riconosce il valore, ma non determina un diritto, e sarà proprio una nostra responsabilità, della classe dirigente, quella politica, ma anche quella sportiva, trasformare il riconoscimento del valore in un diritto da garantire a tutti, partendo dalle persone più in difficoltà e dalle periferie urbane e sociali”.