La nomina del Responsabile della Prevenzione degli Abusi negli Enti Sportivi

La nomina del Responsabile della Prevenzione degli Abusi negli Enti Sportivi

Entro il 1° luglio 2024, in ottemperanza al disposto normativo dell’art. 33, comma 6, del Decreto Legislativo n. 36/2021, così come modificato dal Decreto Legislativo n. 120/2023, Associazioni Sportive Dilettantistiche e le Società Sportive Dilettantistiche dovranno nominare un Responsabile della protezione dei minori, allo scopo, tra l’altro, della lotta ad ogni tipo di abuso e di violenza su di essi e della protezione dell’integrità fisica e morale dei giovani sportivi.

Nel mondo dello sport, la presenza di tale Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni riveste un ruolo cruciale nell’assicurare un ambiente sicuro e rispettoso per tutti gli atleti, specialmente per i minori. Questa figura è fondamentale per prevenire e contrastare qualsiasi forma di abuso fisico, psicologico o sessuale, oltre a discriminazioni di varia natura, che potrebbero verificarsi all’interno degli Enti Sportivi.

Ruolo e Mansioni

Il Responsabile per la tutela contro abusi, violenze e discriminazioni è incaricato di garantire che i principi di rispetto, integrità e uguaglianza siano sempre rispettati e promossi nell’ambiente sportivo. Questo ruolo comporta una serie di compiti cruciali, tra cui:

  1. Il Monitoraggio e la Prevenzione: dovrà implementare e sorvegliare politiche, procedure e corsi formativi volti a prevenire abusi e discriminazioni.
  2. La Gestione delle Segnalazioni: dovrà ricevere e gestire in modo professionale e discreto le segnalazioni di abusi e discriminazioni, garantendo un processo equo e rispettoso per le vittime.
  3. Intervento e Sostegno: dovrà offrire supporto e assistenza alle vittime di abusi e discriminazioni, indirizzandole verso i servizi di supporto maggiormente adeguati.
  4. Formazione e Sensibilizzazione: dovrà promuovere programmi formativi per atleti, allenatori, dirigenti e tutto il personale coinvolto, al fine di aumentare la consapevolezza degli operatori sportivi sui temi degli abusi, della violenza e delle discriminazioni.

Garanzie

La presenza di questa figura all’interno degli Enti Sportivi risulta quindi fondamentale per garantire un ambiente sportivo in cui tutti si sentano al sicuro e rispettati, un ambiente in cui non venga attuati abusi e discriminazioni; per sensibilizzare l’intera comunità sportiva sui rischi e sulle conseguenze degli abusi e delle discriminazioni, promuovendo comportamenti rispettosi e inclusivi; per assicurare protezione e sicurezza ai minori, particolarmente vulnerabili agli abusi e alle discriminazioni; per garantire che l’etica e i valori dello sport siano sempre rispettati, promuovendo la lealtà, l’integrità e la correttezza.

Sfide e Obiettivi

Il Responsabile per la tutela contro abusi, violenze e discriminazioni si troverà ad affrontare diverse sfide, tra cui la difficoltà nell’individuare e prevenire situazioni potenzialmente dannose, la gestione di situazioni delicate e il mantenimento di un equilibrio tra riservatezza e azione. Tuttavia, l’efficace implementazione di questa figura rappresenta un passo cruciale verso la creazione di ambienti sportivi più sicuri e inclusivi, dove ogni individuo abbia la possibilità di esprimere il proprio potenziale senza temere discriminazioni o abusi.

Supporto di un professionista specializzato in associazioni e in diritto del lavoro

Per affrontare queste sfide e adempiere correttamente alle nuove disposizioni della riforma del lavoro sportivo, è fondamentale il supporto di un professionista specializzato in associazioni e in diritto del lavoro. Un avvocato con esperienza nella riforma del lavoro sportivo può aiutare gli enti sportivi a stipulare contratti adeguati e corretti, gestire le responsabilità legali e navigare con successo nel nuovo panorama legale. 

Se desideri saperne di più o hai bisogno di consulenza specifica, non esitare a contattarci al 338.60.49.399.

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