Politiche di SafeGuarding e nomina di figure responsabili negli organismi sportivi
La Riforma dello Sport, ispirata dalla necessità di proteggere gli atleti da abusi, molestie e discriminazioni, ha introdotto una serie di misure atte a prevenire e contrastare tali comportamenti all’interno del mondo dello sport. Questo include la creazione di politiche specifiche di SafeGuarding, la formazione obbligatoria del personale e degli allenatori sulle tematiche legate al benessere degli atleti, nonché la nomina di figure responsabili della tutela dei minori all’interno delle federazioni e degli organismi sportivi.
Tali importanti misure di SafeGuarding hanno lo scopo di garantire la sicurezza e il benessere degli atleti, in particolare dei minori, all’interno delle federazioni sportive e degli organismi sportivi.
Registro nazionale degli abusi nello sport
Uno degli elementi chiave della riforma è l’istituzione di un registro nazionale degli abusi nello sport, che consentirà di monitorare e segnalare eventuali casi di abusi o violenze all’interno delle federazioni e degli organismi sportivi. Questo registro servirà anche da strumento di prevenzione, consentendo alle autorità competenti di identificare e intervenire precocemente in situazioni di rischio per gli atleti.
Inoltre, la Riforma dello Sport prevede l’istituzione di linee guida chiare e standardizzate per la gestione delle segnalazioni di abusi e molestie, garantendo una risposta tempestiva e adeguata a tali situazioni. Saranno inoltre introdotte sanzioni severe per coloro che violano le politiche di SafeGuarding, comprese squalifiche e divieti di partecipazione a eventi sportivi.
L’obiettivo principale della riforma dello sport è quello di creare un ambiente sicuro e inclusivo per tutti gli atleti, promuovendo valori come il rispetto, l’integrità e l’equità nello sport. Si mira a garantire che ogni persona, indipendentemente dall’età, dal sesso, dall’orientamento sessuale o dall’origine etnica, possa praticare lo sport in un contesto positivo e protetto.
Adempimenti e scadenze
Ai sensi delle disposizioni di legge contenute nel Decreto Legislativo n. 39/2021, art. 16 e nel Decreto Legislativo n. 36/2021, art. 33, nonché in conformità con la Delibera n. 255 del 25 luglio 2023 della Giunta Nazionale del CONI, le Associazioni Sportive Dilettantistiche e le Società Sportive Dilettantistiche sono tenute ad adottare entro il 31 luglio 2024 Modelli Organizzativi e di Controllo dell’attività sportiva, nonché Codici di Condotta.
Inoltre, entro il 1° luglio 2024, conformemente all’art. 33, comma 6, del Decreto Legislativo n. 36/2021, come modificato dal Decreto Legislativo n. 120/2023, gli enti sportivi dovranno nominare un Responsabile per le politiche di Safeguarding nonchè Responsabile della protezione dei minori, allo scopo, tra l’altro, della lotta ad ogni tipo di abuso e di violenza su di essi e della protezione dell’integrità fisica e morale degli sportivi, in particolare dei minori. Tale figura ha il compito di prevenire e contrastare qualsiasi forma di abuso, violenza e discriminazione, garantendo la tutela dell’integrità fisica e morale dei giovani sportivi.
Le Linee Guida delle Federazioni e degli Enti di Promozione Sportiva
Per garantire il successo della riforma, sarà fondamentale coinvolgere attivamente tutte le parti interessate, comprese le federazioni sportive, gli organismi di governo dello sport, gli allenatori, gli atleti e le autorità competenti. Solo attraverso un impegno collettivo e una cultura condivisa di SafeGuarding, sarà possibile proteggere gli atleti e preservare l’integrità dello sport.
Per ottemperare agli adempimenti sopra illustrati, gli Enti Sportivi dovranno quindi seguire le indicazioni fornite nel Regolamento Safeguarding e nelle relative Linee Guida elaborate dalle Federazioni e dagli Enti di Promozione Sportiva.
In conclusione, l’entrata in vigore della riforma dello sport e del SafeGuarding rappresenta un passo significativo verso la creazione di un ambiente sportivo più sicuro, rispettoso e inclusivo per tutti. È fondamentale che tutte le parti coinvolte si impegnino attivamente nell’attuazione e nell’osservanza delle nuove normative, al fine di garantire il benessere e la protezione degli atleti, oggi e per le generazioni future.
Supporto di un professionista specializzato in associazioni e in diritto del lavoro
Per affrontare queste sfide e adempiere correttamente alle nuove disposizioni della riforma del lavoro sportivo, è fondamentale il supporto di un professionista specializzato in associazioni e in diritto del lavoro. Un avvocato con esperienza nella riforma del lavoro sportivo può aiutare gli enti sportivi a stipulare contratti adeguati e corretti, gestire le responsabilità legali e navigare con successo nel nuovo panorama legale.
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